12 febbraio 2008
In consiglio comunale va in scena l’ennesimo accordo sottobanco, ormai neanche tanto più sottobanco. Pezzi di Partito Democratico, al posto di affossare una maggioranza della Cdl allo sfacio ma cocciutamente ostinata nella sua opera di spolpamento della città, garantiscono il numero legale e portano avanti delibere nelle quali sono presenti interessi diretti di familiari del consigliere Marino Quaresimin (così sostiene, senza essere smentita, il consigliere Franca Equizi del gruppo misto, la quale fa nomi e cognomi). Nulla di illecito per carità. Fa solo schifo vedere la doppia faccia di chi a parole critica le scelte della Cdl e poi nei fatti scende a patti con chi finge di contrastare sul piano politico. Ed è sul piano politico, che le delibere Barcaro e Marotti andavano affossate. Si tratta di colate di cemento che la città non può sopportare. Non importa che i proprietari delle aree abbiano maturato una aspettativa ventennale. Cazzi loro. L’interesse della collettività dovrebbe venire prima del ‘partigulare’. Ma questo concetto non a tutti è chiaro. Nei prossimi giorni l’argomento sarà ripreso, anche con gli interventi del Pd.
www.lasberla.net
domenica 17 febbraio 2008
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